“La Rivoluzione iniziò nel 1988 nel seminterrato della prima Rogue Public House a Lithia Creek, ad Ashland, nel Minnesota, dove l’americana Amber Ale e l’Oregon Golden divennero rapidamente birre popolari”.
Così inizia la storia del brand americano Rogue, un marchio che ha portato in patria un vero e proprio sconvolgimento attraverso birre e spirits.
Le novità vengono non tanto e non solo dai prodotti, ma dalla mentalità: quella che ha portato a creare le Rogue Farms, aziende agricole che producono le materie prime brassicole, e la Rogue Nation, uno stato indipendente senza confini geografici che reclama libertà di espressione, qualità, divertimento e varietà nelle birre “tasty”. Progetti ambiziosi, ma ben ricompensati dal fatto di aver raggiunto tutti gli Stati Uniti, assieme ad altri 54 paesi nel mondo. Un risultato riconosciuto anche da 51 giurie internazionali, che hanno ritenuto le loro birre degne di altrettanti premi, e celebrato al World Beer Championship, la più prestigiosa competizione del settore, dove Rogue ha conquistato 3 medaglie di Platino, la più alta valutazione possibile.
Per questo vi presentiamo le 4 birre di questo marchio che abbiamo selezionato, birre che accontenteranno sicuramente chi cerca un gusto diverso e gode nel bere un prodotto artigianale, anche se… In lattina! Non fate l’errore di considerarlo un detrimento al gusto del prodotto, non è così: il materiale con cui sono realizzate le lattine riesce a fornire una protezione migliore dall’esposizione della luce rispetto al vetro, preservando gli aromi alla perfezione, essendo a ritenuta d’aria. E infine, sfatiamo il mito per cui la lattina darebbe un sapore metallico alla birra: la tecnologia è andata avanti e le attuali lattine sono realizzate in maniera diversa da quelle a cui eravamo abituati, fidatevi… Ammesso che chi produce birre in lattina si preoccupi di confezionarla con materiali di qualità!
La nostra selezione delle birre di Rogue
Partiamo con la 6 Hop: Seconda in ordine crescente di alcolicità nella serie delle Hop Ales, 6 Hop mostra un tenore luppolato elegante che ben si fonde con le note biscottate che ritroviamo in struttura. A livello olfattivo emergono note agrumate che permangono all’analisi gustativa, dove subentra la componente maltata per un ottimo equilibrio.
Continuiamo con la Honey Kolsch: Koelsch prodotta con il miele ottenuto dalle api delle Rogue Farms, si presente con una bella freschezza e facilità di bevuta, come è tipico questo stile di origine tedesco. L’aggiunta del miele arricchisce il profilo sensoriale di nuove sfumature, giocate su toni floreali e resinosi. È una birra con una bella pulizia finale e adatta a qualsiasi momento della giornata.
La Dead Guy Ale invece è una birra con una storia molto particolare: nasce come adesivo spina, creato per un locale di Portland per il “giorno della morte” secondo il calendario Maya. Visto l’enorme successo grafico ottenuto, soprattutto tra i fans della rock band Grateful Dead, venne prodotta l’etichetta che le diede il nome. Al naso emergono note di caramello, malto, scorza di agrumi e una punta erbacea. Il palato è concentrato sui malti e propone sentori di frutta cotta. Adatta a chi cerca una bevuta morbida e con tonalità dolci.
Dulcis in fundo, una birra che è nata come tributo a tutti gli homebrewers: è stato proprio uno di loro che ha ispirato Hazelnut, per la quale allo stile inglese Brown Ale è stato aggiunto dell’estratto di nocciole. In degustazione emergono in maniera spiccata sia al naso che al palato le note di nocciola, accompagnate da sentori di cioccolato e caramello dati dai malti. Birra morbida, dolce e nocciolata! Dedicata a chi cerca una “dolcezza” non stucchevole. Questo è quello che propone Rogue: varietà, gusto e artigianalità.
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